"Cucinare è come amare... o ci si abbandona completamente o si rinuncia."
(Harriet Van Horne)


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martedì 17 marzo 2009

Focaccia messinese


Ieri è stata una domenica pesante dal punto di vista culinario… ma non perché le ricette in questione fossero particolarmente impegnative nella realizzazione o negli ingredienti, ma solo perché la mia ingordigia ha avuto la meglio!
Avevo iniziato a colazione bevendomi un cappuccino... cosa normalissima per la maggior parte delle persone, ma non per me che, per uno strano caso del destino (diciamo per sfiga), sono intollerante al latte, al caffè e pure al cacao… OLE’…
Il caffè non lo bevo mai eccetto quando è parte di ricette (es. tiramisu), il cacao è una droga, ma fortunatamente lo tollero bene, il latte invece…è una tragedia… quindi quando serve nelle ricette o quando mi viene voglia (visto che mi piace tanto) uso lo Zymil, ma sempre con moderazione perché il rischio di passare la mattina seguente con le coliche è altissimo.

E poi per continuare in bellezza ieri non mi sono accontentata di una sola porzione delle due ricette del giorno, così ho finito la giornata con un fastidiosissimo stato di gonfiore… diciamo sentivo la mia pancia come una mongolfiera… come se il lievito di birra di una delle due ricette stesse ancora agendo nel mio intestino facendo lievitare senza fine quello che avevo mangiato!

Ma veniamo a noi… e alla fantastica focaccia messinese… (la seconda ricetta nel prossimo post!)

Ammetto che prima di oggi non l’avevo mai assaggiata.. mia madre spesso ha fatto dei panzerotti con un condimento simile, cioè con la particolare aggiunta dell’insalata riccia (in Sicilia più conosciuta come scarola), ma non è proprio la stessa cosa.
All’apparenza può sembrare una normale pizza, ma (oltre alla scarola) è la pasta che fa la differenza… morbida e buona anche il giorno dopo, e facile da stendere.
Poi qualche settimana fa girovagando sul web ho trovato il bellissimo blog scorza d’arancia di Claudia, ovviamente siciliana e mia mamma ancora prima di me ha voluto realizzare al più presto la focaccia che tanti vecchi ricordi le ha evocato!
Prima di passare alla ricetta vorrei ringraziare anche qui (oltre che sul su blog dove ho lasciato un doveroso commento) Claudia per questa ricetta perfetta nelle dosi (infatti le è stata dettata proprio dall’ex titolare della nota, ma ormai chiusa, Focacceria Moraci di Messina) e consigliare a tutti di fare un giro nel suo blog. Oltre alle deliziose ricette potrete ammirare delle belle foto dove spesso al cibo fanno splendidamente da contorno e da sfondo delle bellissime ceramiche, attrezzi da cucina, fiori, tovaglie ricamate e altro. Mi sono piaciuti molto questi accostamenti!


Ingredienti per una teglia
(con le mie modifiche soprattutto in termini di dosi e in alcune fasi):

500 gr farina di manitoba
15 gr sale
15 gr zucchero
125 gr latte
125 gr acqua
25 gr. olio evo
400 gr tuma
(formaggio difficilmente reperibile fuori dalla Sicilia, ma sostituibile col Galbanino)
600 gr circa pomodori pelati
150 gr indivia riccia
½ panetto di lievito di birra (quindi circa 12 gr)
acciughe sott’olio (se piacciono)
olio evo per ungere

Sciogliere il lievito con 50 gr. di acqua tiepida e circa 10 gr. zucchero, cospargere con una manciata di farina, amalgamare bene e porre a lievitare per circa tre quarti d’ora.
Trascorso questo tempo impastare la farina, il lievito, l’acqua e il latte rimanenti, l’olio, lo zucchero e in ultimo il sale.
Avvolgere l’impasto leggermente steso con le mani all’interno di un canovaccio e lasciare lievitare per almeno un’ora.
Terminato il tempo stendere la pasta fino a coprire bene la teglia (io ho usato la placca del forno) precedentemente unta con l’olio evo.
Mettere le acciughe (se piacciono, noi abbiamo fatto la metà teglia di mia mamma con le acciughe, mia metà senza), il formaggio, la verdura a pezzi piccoli, i pomodori scolati a pezzetti.
Salare (e pepare se piace) e distribuire altro formaggio in superficie.
Infornare a 200 gradi per circa 10 minuti.
Tirare fuori la teglia, fare un altro giro di olio evo e infornare altri 10 minuti circa per completare la cottura.


...è buonissima anche il giorno dopo, come qui:



10 commenti:

  1. Fantastica questa focaccia! l'avevamo vista anche noi in Scorza d'Arancia..ma la tua è arricchita in modo davvero molto invitante!!
    baci baci

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  2. Grazie ragazze!!! S è proprio buona!!!

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  3. Ma brava!
    non puoi nemmeno immaginare quanto mi faccia piacere che tu abbia riprodotto questa ricetta, mi fa piacere pensare che abbia riportato alla memoria dolci ricordi alla tua mamà, mi fa piacere pensare che una ricetta elimina distanze in un solo morso ;)
    grazie dunque a te un bacio siculo alla tua mamma *
    Cla

    p.s.
    allora quando il post sul tango?
    :)

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  4. @Claudia: grazie, sono contenta che ti abbia fatto piacere... Persino io che sono nata e cresciuta a Milano sento fortemente la mia componente sicula, figuriamoci mia madre che è nata li e che è lontana da Messina da circa 40 anni... e sappiamo bene che il cibo può essere un ottimo veicolo per emozioni e ricordi.

    Quanto al tango, devo trovare un attimo di tempo, praticamente devo staccarmi dal lavoro (cioè dalla vendita delle scarpe da tango e tutto quello che comporta: ordini, ricerce, ecc.) per scrivere di tango... paradossale, no?
    Ti avviso appena lo scrivo, ma sarà qualcosa di alternativo, preparati...
    Ho delle clienti tanguere a Palermo e quando sono venute a Milano a prendere le scarpe da me hanno letteralmente animato di una freschezza siciliana una silenziosa mattinata milanese... favolose!!

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  5. ciao fra,
    che meraviglia di focaccia è??????
    complimentissimi!
    babs

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  6. 2 errori...FONDAMENTALI!
    1) Niente pomodori pelati...tranne che non siamo fuori stagione...i pomodori vanno puliti...tagliati a filetti grossolani..avendo l'accortezza di eliminare la parte centrale e il liquido di vegetazione;
    2) le acciugheeeeeeeee.....devono essere sotto sale..non sott'olio...cambia totalmente il sapore della focaccia...

    F.to Aurelio...Messinese D.O.C.

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  7. grazie per la ricetta, devo fare una piccola correzione, al posto della tuma si deve mettere la scamorza e se non la trovate provate con la mozzarella per pizza santa lucia, credo che si trovi ovunque.

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